SCHEDA TECNICA
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Storia dei Ricciarelli di Siena
I Ricciarelli, anticamente chiamati "morzelletti" o "marzapanetti alla senese", sono dolci tipici della gastronomia toscana, di Siena in particolare, ottenuti dalla lavorazione di un impasto a base di mandorle, zucchero e albume d'uovo, successivamente cotto in forno e ricoperto di zucchero a velo.
Questi dolcetti, che nel 2010 hanno ottenuto la denominazione IGP, un tempo venivano preparati nei conventi o nelle botteghe degli speziali, unici luoghi in cui potevano essere reperiti i loro ingredienti.
Uno famoso scrittore senese, in una delle sue novelle racconta di un personaggio di nome Ricciardetto della Gherardesca (da cui deriverebbe il nome ricciarello), che rientrando dalle crociate introdusse l’uso di alcuni dolcetti arabi che ricordavano la forma arricciata delle tipiche calzature dei sultani.
Il primo riferimento storico specifico ai Ricciarelli di Siena è presente in un lungo elenco di dolci toscani, pubblicato nel 1814. Nel 1891, nella prima edizione de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, Pellegrino Artusi pubblica la ricetta di alcuni dolcetti che chiama Ricciarelli di Siena, i cui ingredienti sono quelli ancora oggi in uso.
Ricciarelli di Siena de La Fabbrica del Panforte.
Questi Ricciarelli vengono prodotti da La Fabbrica del Panforte, azienda nata nel 1994 a Sovicille, nel Senese, con il preciso intento di far conoscere un po’ ovunque i dolci tradizionali della zona, attenendosi scrupolosamente a metodi di lavorazione squisitamente artigianali e alle ricette di una volta, tramandate di generazione in generazione.
Per preparare i Ricciarelli di Siena IGP, l’azienda si attiene scrupolosamente alle rigide regole del Disciplinare di Produzione, esercitando un controllo continuo sull’intera filiera produttiva, sulla scelta delle materie prime utilizzate e sulle modalità di preparazione, cottura e confezionamento.
Tutti gli ingredienti utilizzati per i Ricciarelli sono di origine italiana, e l’impasto viene lavorato in modo tradizionale, sagomando i pezzi manualmente a uno a uno, senza aromi e coloranti, per ottenere un prodotto di altissima qualità.
Il risultato finale è un morbido pasticcino a forma di losanga, preparato esclusivamente con mandorle, miele, zucchero e ammorbidito con albume d’uovo, che non contiene né farina né fecola di patate e, per questo motivo, può essere consumato anche da coloro che soffrono di intolleranza al glutine.
Ricciarelli di Siena: consigli a tavola.
I Ricciarelli sono perfetti per chiudere il pasto, serviti insieme al caffè, o a vini liquorosi e passiti come la Malvasia.
Uno degli abbinamenti più apprezzati in Toscana è quello con il celeberrimo Vin Santo, caldo e aromatico, perfetto per esaltare un gusto così particolare come quello di queste piccole specialità.
I Ricciarelli di Siena, una volta aperti, vanno conservati in luogo fresco e asciutto, avendo cura di richiudere bene la confezione: solo in questo modo è possibile mantenere la loro inconfondibile fragranza e preservarne gusto e aroma.
Produttore | |
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Dieta | |
Regione di provenienza | |
Scadenza minima* |
1 mesi |
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